Benessere animale, adeguato trasporto e resistenza AMR
IL BENESSERE ANIMALE: CORRETTE MODALITÀ DI TRASPORTO MA ATTENZIONE ANCHE ALLA RESISTENZA ANTIMICROBICA (AMR)
Molto spesso non ci soffermiamo ad analizzare che gran parte di quello che ci circonda entrerà a fa parte della nostra catena alimentare. Oggi ci concentreremo sul benessere animale legato ai bovini, aspetto centrale in tutta la filiera destinata alla produzione alimentare di origine animale.
Dal 1991, l’Unione Europea ha elaborato un quadro legale comune riguardo al trasporto animale, il quale è stato poi aggiornato dal Regolamento (CE) 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto, al quale ci si riferisce come “il Regolamento”. Entrato in vigore l’1 gennaio 2007, ha lo scopo di fornire condizioni di parità per gli operatori e di assicurare adeguata protezione per gli animali mentre vengono trasportati.
Nel testo che segue andremo ad elencare le pratiche che mirano a sostenere tutti gli attori coinvolti nel processo di movimentazione e trasporto di bovini garantendo idonei livelli di qualità in conformità con il Regolamento, e quindi limitare lo stress e promuovere il benessere degli animali.
QUALI SONO I PRINCIPALI RISCHI DURANTE IL TRASPORTO
Il trasporto di bovini come di altre specie presenta diversi elementi di stress potenziali che possono influire negativamente sul benessere animale.
L’ambiente nuovo e sconosciuto, le restrizioni al movimento date dal confinamento, vibrazioni, rumori improvvisi e insoliti, disponibilità di spazio, mescolamento con altri animali, variazioni di temperatura e umidità insieme a ventilazione inadeguata e frequenti restrizioni all’assunzione di alimenti ed acqua hanno tutti un impatto sullo stato di salute degli animali.
Gli effetti sul bestiame di tutti questi fattori sono influenzati dall’esperienza e dalla condizione degli animali, dal tipo di viaggio e dalla durata del trasporto. I lunghi viaggi (superiori alle 8 ore) sono stati riconosciuti come potenzialmente più dannosi per il livello di benessere generale degli animali, a causa della maggior durata di esposizione ai fattori di stress sopramenzionati.
Tutto ciò ha un notevole impatto su produttività e redditività in termini di: variazioni di peso degli animali, del loro livello d’idratazione e di qualità della carne negli animali da macello.
COME VANNO PREPARATI GLI ANIMALI E GLI SPAZI A LORO DESTINATI
Le linee guida delle buone/migliori pratiche per il trasporto dei bovini del 2018 elaborate dalle Direzione Generale per la salute e la sicurezza alimentare per la Commissione Europea sono un utile strumento e contengono tutte le indicazioni tecniche e di gestione del benessere animale durante il trasporto.
Preparare gli animali adeguatamente e in modo appropriato minimizza lo stress durante il trasporto e l’impatto di alcuni agenti stressanti. Gli animali adulti e gli animali giovani richiedono approcci e metodologie differenti.
Quando i bovini vengono trasferiti dal box dove hanno trascorso la maggior parte della loro vita per essere caricati sul camion, è probabile che provino paura e sofferenza.
Di seguito si elencano alcune Buone/Migliori pratiche per la preparazione di animali e attrezzature (linee guida delle buone/migliori pratiche per il trasporto dei bovini del 2018):
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- Progettare rampe e banchine di carico idonee e fornire un accesso chiaro e facile per il camion alla banchina di carico a seconda del tipo e delle dimensioni del camion.
- Prima di (s)caricare, controllare la manutenzione della banchina e dei recinti dei box di stabulazione (porte, luce, ventilazione, pulizia e qualità del pavimento) per evitare il rischio di scivolamento, e lesioni per gli animali.
- I trasportatori dovrebbero verificare che tali strutture siano disponibili prima di iniziare le operazioni di carico o un viaggio.
- Ricordare che per le bovine in lattazione è vietato il trasporto durante la prima settimana dopo il parto.
- Se le bovine in lattazione non sono accompagnate dai vitelli, devono essere munte ogni 12 ore.
- Se le bovine in lattazione devono essere trasportate per lunghi tragitti, assicurarsi che vi siano punti di sosta o di controllo con strutture per la mungitura.
- Somministrare acqua durante la mungitura e assicurarsi che le bovine possano alimentarsi e abbeverarsi prima di caricarle per riprendere il viaggio.
- Scaricare sempre con calma le bovine in lattazione nella sala di mungitura della stazione di sosta o del posto di controllo.
- Selezionare e scegliere il bestiame da trasportare e comunicare i dati pertinenti al trasportatore almeno una settimana prima della data prevista per il trasporto (ossia il numero esatto di animali, il tipo, la taglia e il peso vivo degli animali al punto di partenza, il numero di animali con lesioni o problematiche lievi da tenere d’occhio, il numero di animali che necessitano di un trattamento specifico o di strutture come recinti individuali).
- Per ridurre il tempo di carico e lo stress durante il carico e il trasporto, spostare gli animali scelti in recinti di sosta temporanee vicino alla banchina di carico, poco prima dell’arrivo del camion.
- Garantire l’accesso ad acqua fresca e potabile nei recinti di sosta, utilizzando abbeveratoi puliti e facilmente lavabili.
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Anche la quantità di spazio disponibile per i bovini durante il trasporto è uno dei fattori più importanti che incidono sul benessere degli animali. Le disponibilità di spazio minime assolute sono determinate dalle dimensioni fisiche degli animali, dalla capacità degli animali di termo-regolarsi efficacemente e dalle condizioni ambientali, come la temperatura e l’umidità.
Di seguito si elencano alcune Buone/Migliori pratiche per la disponibilità di spazio (linee guida delle buone/migliori pratiche per il trasporto dei bovini del 2018):
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- Gli animali con corna devono essere caricati ad una densità inferiore (con un aumento di almeno il 10% dello spazio), in quanto le corna e le punte delle stesse possono provocare ematomi.
- Gli animali non devono essere tenuti in modo da causare lesioni o compromettere il loro benessere
- La determinazione dello spazio disponibile non dovrebbe essere basata unicamente sul peso corporeo, poiché gli animali variano in termini di dimensioni e forma. Gli animali devono disporre di spazio sufficiente per potersi muovere facilmente.
- I divisori devono essere posizionati in modo da garantire le dimensioni dei box ottimali e praticabili. La dimensione del box deve essere basata sull’area anziché sulla lunghezza, e il calcolo deve includere la conoscenza della larghezza del rimorchio e dello spazio/area interno totale per ciascun tipo di veicolo.
- Le pareti divisorie devono essere solide e di altezza adeguata alle specie trasportate. Non ci devono essere spazi vuoti tra la parete divisorie e il pavimento o le pareti laterali del rimorchio. Gli animali spesso si bloccano con le gambe o la testa sotto o tra queste fessure.
- Gli operatori devono garantire che vi sia uno spazio sufficiente sopra gli animali per consentire loro di assumere una posizione eretta naturale e che non vi siano ostacoli ai movimenti naturali che consentano una ventilazione ottimale.
- Gli animali gravidi dovrebbero essere caricati con una minore densità. Richiedendo più spazio per alzarsi se coricati, devono disporre di un 10% di spazio in più. Da notare che non è consentito il trasporto di animali gravidi durante l’ultimo 10% del loro periodo di gestazione.
- Le pareti divisorie dovrebbero essere sufficientemente regolabili per adattarsi alle variazioni dello spazio disponibile in funzione degli effetti di altri fattori esterni quali la temperatura e le differenze di conformazione degli animali.
- I trasportatori devono garantire che le dimensioni del box possano essere facilmente regolate.
- Deve essere garantita una distanza di almeno 20 cm dal punto più alto del dorso dell’animale più alto.
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Qualora si prevedessero alte temperature durante il viaggio:
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- Aumentare lo spazio sopra la testa degli animali per massimizzare il movimento dell’aria e aumentare il potenziale di scambio termico, sollevando livelli e pianali dove possibile.
- Evitare di alloggiare animali nelle parti più calde del veicolo, che si trovano all’estremità anteriore e ai livelli più alti del veicolo.
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LA RESISTENZA ANTIMICROBICA E LE ZOONOSI DI ORIGINE ALIMENTARE
Uno studio scientifico pubblicato dall’EFSA “Transmission of antimicrobial resistance (AMR) during animal transport” di Ottobre 2022 descrive quali fattori certi, potenzialmente certi generano l’AMR durante le fasi del trasporto di animali.
L’AMR descrive la resistenza dei batteri ai farmaci antimicrobici. L’AMR esiste sia nei batteri patogeni che nei batteri commensali (microrganismi “buoni”); è considerata una delle principali minacce per la salute globale. Uno studio recente ha stimato 1,27 milioni di decessi nel 2019 direttamente attribuibili alla resistenza antimicrobica, inclusi circa 33.000 decessi annuali nella sola UE (Cassini et al., 2019 ; Antimicrobial Resistance Collaborators, 2022 ).
Gli esseri umani possono acquisire ARB (batteri indicatori di resistenza agli antimicrobici ) e ARG (geni di resistenza agli antimicrobici) tramite trasmissione da uomo a uomo, contatto diretto con animali, attraverso la catena alimentare e dall’ambiente.
Nei batteri patogeni, l’AMR può compromettere la terapia sia nell’uomo che negli animali.
L’ARB commensale può fornire un serbatoio per i geni di resistenza e può essere la fonte del trasferimento dell’AMR ai patogeni.
L’uso di antimicrobici sia nell’uomo che negli animali seleziona ARB e ARG nei loro microbiomi. Ciò migliora lo spargimento di potenziali patologie e zoonosi attraverso materiale fecale e fluidi corporei. È stato dimostrato che altre sostanze come i metalli pesanti o la mancanza di un microbioma diversificato possono selezionare o migliorare la presenza di ARB e ARG.
Quali sono i fattori di rischio più significativi che contribuiscono alla diffusione di zoonosi di origine alimentare e batteri indicatori di resistenza agli antimicrobici (ARB) e geni di resistenza agli antimicrobici (ARG) tra gli animali da produzione alimentare durante i viaggi brevi (< 8 ore) e lunghi (> 8 h) diretto ad altri allevamenti o ai macelli (“Transmission of antimicrobial resistance (AMR) during animal transport” di Ottobre 2022 – EFSA) ?
Di seguito si elencano alcuni fattori certi e potenzialmente certi di diffusione:
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- lo stato di resistenza (presenza e tipo di ARB/ARG) degli animali prima del trasporto influenzerà la probabilità di trasmissione di ARB/ARG durante il trasporto. Un carico e una diversità più elevati di ARB/ARG aumenteranno la probabilità di trasmissione.
- Qualsiasi fattore che aumenta l’eliminazione fecale (ad esempio a causa di diversi fattori di stress) aumenterebbe anche l’eliminazione di ARB/ARG se presenti.
- Una maggiore frequenza, durata e intensità dei contatti diretti tra animali aumenta la probabilità di trasmissione oro-fecale.
- la durata del trasporto contribuisce alla probabilità di trasmissione di ARB/ARG durante gli spostamenti. La trasmissione di ARB/ARG può avvenire durante brevi periodi di tempo.
- l’esposizione a stalle, centri di raccolta del bestiame e posti di controllo contaminati aumenterà il rischio di trasporto di ARB/ARG negli animali
- la trasmissione aerea contribuisce alla probabilità di trasmissione di ARB/ARG durante il trasporto. L’importanza di questo effetto dipenderà dai batteri (ad es. più elevati nei patogeni respiratori e negli MRSA che nelle Enterobacteriaceae produttrici di ESBL)
- Lo stato di salute del singolo animale contribuisce alla probabilità di trasmissione di ARB/ARG.
- Condizioni ambientali sfavorevoli (temperatura e umidità elevate) aumenteranno la probabilità di trasmissione a causa dell’aumento della moltiplicazione e del tasso di sopravvivenza dei batteri nell’ambiente, compresi gli ARB/ARG.
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Possiamo concludere, anche in ragione di quanto descritto nel presente articolo, quanto sia importante tutelare la salute e il benessere animale durante tutta la sua vita.
In particolare durante l’attività di alimentazione animale, carico, scarico, trasporto e macellazione è obbligatorio rispettare tutta la normativa europea con uno sguardo anche ad eventuali buone/migliori pratiche di lavorazione e gestione, in quanto le varie tipologie di specie animali siano essi bovini, suini, ovini ect. entreranno nella nostra filiera/catena alimentare.